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Fulvia Giuliani (1900-?)

Fulvia Giuliani, nata a Roma nel 1900, aderisce nel 1916 al gruppo dei giovani futuristi di Roma, forse su suggerimento di Maria Ginanni, la quale, all’epoca, la aiutava con gli studi di matematica. Fulvia Giuliani realizza tantissime poesie, parolelibere, articoli, sintesi teatrali che pubblica presso le riviste „L`Italia Futurista“, „L`Ardito“, „Roma Futurista“, „Dinamo“, „Italia Nova“ e che spesso erano influenzati dal ‘cerebralismo’ del gruppo fiorentino.

In particolare si interessa al  teatro e alla scena e assume durante qualche serata futurista il ruolo di declamatrice di poesie e parolibere. Il suo fisico androgino le permette di interpretare anche ruoli maschili in lavori teatrali, tra gli altri alcuni scritti da Petrolini e Fregoli. Dagli anni venti in poi si dedica soprattutto alla carriera come primadonna presso il Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia.  Tra le due guerre continua il suo lavoro come giornalista e scrive tra il 1919 e il 1924 la raccolta “Cristalli al sole”. Nel 1938 pubblica il romanzo „L’uomo che camminò nella luce“. Lavora in seguito per “La Tribuna”, “Roma repubblicana” e altri giornali. Nel 1952 scrive il suo ultimo libro “Donne d’Italia”.

Letteratura citata:

Bello Minciacchi, Cecilia (ed.): Spirale di dolcezza + Serpe di Fascino. Scrittrici Futuriste Antologia, Napoli 2001, p. 129-148.

Cammarota, Domenico: Fulvia Giuliani, in: Ezio Godoli (ed.): Il dizionario del futurismo, Firenze 2002, p. 545.

 

 

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